Tutto era nato dalla denuncia di due liberi professionisti, che dalla loro abitazione di Aviano avevano segnalato la scomparsa di un'ingentissima somma di denaro custodita in un vano segreto ricavato all'interno di casa. Un furto ad opera di ignoti, senza alcun segno di effrazione. Era il 18 marzo.

A distanza di un mese e poco più i carabinieri, dopo aver effettuato tutti gli accurati rilievi e avviato le indagini, sono arrivati ad una svolta. Nella notte hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto nei confronti di un uomo di 48 anni originario di Bitonto, nel barese, che da tempo lavorava alle dipendenze della famiglia. I militari dell'arma di Aviano, del nucleo operativo della compagnia di Sacile e della stazione di Polcenigo, hanno svolto un lavoro meticoloso, analizzando la vita privata del 48enne, scoprendone un'insospettabile vita parallela.

L'uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, era infatti prodigo di regali da alcune settimane. Raccolti gli indizi, il pm ha emesso il provvedimento di fermo eseguito nella tarda serata di ieri. L'uomo messo alle strette ha ammesso le sue responsabilità, consentendo ai militari di trovare all'interno della sua abitazione, occultati in una colonna in cartongesso della cucina e del garage, la quasi totalità dell'ingentissima somma di denaro, ora sotto sequestro. L'uomo si trova in carcere a Pordenone.