I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia e della Compagnia di Portogruaro,nella prima mattinata hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Pordenone (competente per una porzione di territorio della provincia veneziana) a carico di quattro pregiudicati veneti, tra i 20 e i 30 anni, resisi responsabili, nel febbraio 2017, di una rapina pluriaggravata presso una tabaccheria di San Stino di Livenza (VE).
Nell’occasione i malviventi, giunti nei pressi dell’obiettivo a bordo di una Fiat Idea risultata rubata poco prima, facevano irruzione all’interno indossando delle maschere di carnevale del tipo “Anonymous” mentre uno di loro li attendeva all’esterno a bordo dell’autovettura con il motore acceso.
Dopo aver rinchiuso all’interno di un ripostiglio, sotto la minaccia di una pistola, il personale presente, asportarono contanti e altri oggetti per un valore di circa 5.000 euro. Nel corso dell’attività investigativa è emerso come due rapinatori, in considerazione dell’esiguità del bottino ricavato e del rischio corso, avevano deciso di dedicarsi ad attività criminali più remunerative quali i furti mediante esplosione dei bancomat.
L’indagine odierna chiude il cerchio su un gruppo criminale di 5 soggetti, i predetti quattro (due di questi già destinatari di ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Venezia e tuttora reclusi presso il carcere lagunare) e un minorenne romeno (quest’ultimo già destinatario di una misura cautelare del Tribunale dei Minori di Venezia), che sono indagati, a vario titolo, per aver commesso nell’anno 2017 almeno 7 rapine ai danni di tabaccherie/supermercati nella terraferma veneziana. Nonostante la giovane età i rapinatori si dimostrarono molto determinati e violenti procurando, in almeno due occasioni, gravi lesioni alle vittime che vennero colpite ripetutamente sul volto anche con il calcio della pistola.