Il grave incendio scoppiato sabato sera all’impianto di smaltimento rifiuti della Snua, ad Aviano, aveva fortemente preoccupato i sindaci e gli abitanti della zona interessata. Il denso fumo nero, causato dalla combustione di materie plastiche e di riciclo, era visibile a chilometri di distanza e ha portato polveri sottili sulle aree dei Comuni di Aviano, Roveredo e S. Quirino.
Ieri mattina si è tenuto un summit a cui hanno partecipato gli assessori regionali alla Salute Riccardo Riccardi e all’Ambiente Fabio Scoccimarro, insieme ai Sindaci dei comuni coinvolti. L'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente aveva rilevato l'indice delle polveri sottili di 4 volte superiore ai valori accettabili, i quali però oggi paiono rientrati nella norma.
Nel frattempo, restano comunque in vigore le indicazioni date dai Sindaci, che tra le altre cose suggeriscono di non sostare all’aperto, di tenere chiusi gli infissi, e di evitare la raccolta di ortaggi e frutti ancora per qualche giorno.
Questo è il secondo incendio che coinvolge l’impianto della Snua in meno di un anno ed ha visto l’intervento di 12 squadre dei vigili del Fuoco da Pordenone, Maniago, Spilimbergo e San Vito, che hanno lavorato per 36 ore, per mettere in sicurezza l’area. Continuano quindi le indagini dei Carabinieri, affiancati dagli stessi Vigili del fuoco, per determinare le cause dell’incendio; al momento sono considerate tutte le ipotesi.
La parte dello stabilimento non colpita dall’incendio rimane aperta e prosegue la sua regolare attività.