Ferma l’auto nella piazzola di sosta, scarica un sacco di rifiuti nel contenitore a servizio dell’autostrada, poi riparte. Il caso, avvenuto nelle scorse settimane in A57, tra il casello di Mirano-Dolo e la barriera di Mestre, è stato ripreso dalle telecamere di Concessioni Autostradali Venete e non è isolato.
Nelle piazzole autostradali sono presenti bidoni per il conferimento dei soli rifiuti prodotti durante il viaggio. In nessun modo è consentito il loro utilizzo per lo scarico di rifiuti di altra provenienza: evidentemente, invece, qualche pendolare ne approfitta per liberarsi di ingombri (e costi) a proprio carico.
Le quantità recuperate dagli addetti dipingono un fenomeno tutt’altro che sporadico: negli ultimi tre anni la media annua di rifiuti assimilabili agli urbani recuperati nelle piazzole di sosta lungo le competenze CAV è stata di 101.740 chilogrammi, di cui circa la metà riguardante conferimenti illeciti, perché di chiara provenienza domestica. Parte di questi sono anche scarti pericolosi per l’ambiente, che dovrebbero seguire una filiera di smaltimento dedicata: si parla di olio, vernici, perfino batterie esauste ed elettrodomestici. A queste categorie appartengono ben 16.954 chili di materiale recuperato in autostrada, di cui circa il 30-40% rinvenuto solo nelle piazzole di sosta. C’è poi la parte di pneumatici, interi o a pezzi, che in autostrada risulta considerevole: 10.150 chilogrammi recuperati in media ogni anno.