"SENZA IL CASELLO DI ALVISOPOLI BIBIONE RISCHIA DI PERDERE UN TURISTA SU QUATTRO"

«La località di Bibione, senza il casello di Alvisopoli, rischia di perdere un turista su quattro: la mancata apertura potrebbe comportare 200mila arrivi e 1,4milioni di presenze in meno».  E’ l’esito di un’indagine eseguita a inizio estate dal Consorzio Bibione Live e dalla Fondazione Think Tank Nord Est, che via mail e tramite i social network hanno interpellato migliaia e migliaia di turisti provenienti da tutta Europa e presenti in vacanza nella cittadina veneziana. Il dato più eclatante emerso dal sondaggio è che il casello che non c’è, ossia quello di Alvisopoli, anche chiamato “elimina code,” rischia di far perdere a Bibione un turista su quattro.


Dai dati, inoltre, è stato anche rilevato come oggi il 46% di chi vuole raggiungere la località costiera si fa mediamente più di un'ora di coda al casello alternativo esistente, mentre per il 61% dei turisti l'apertura del casello di Alvisopoli risolverebbe definitivamente questa cronica e sempre meno tollerata criticità delle code e dell'accesso al litorale. «Sono dati che preoccupano», dice Giuliana Basso, presidente del consorzio Bibione Live,   «perché davanti agli sforzi degli imprenditori del territorio che hanno investito tantissimo per rendere questa località una delle più ambite del litorale tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, le difficoltà logistiche e i lunghi tempi di coda che si registrano ogni anno per la mancanza del casello di Bibione stanno mettendo a rischio tutti gli investimenti fatti».


All'indagine, fatta con lo scopo di valutare il gradimento sull’accessibilità stradale ed autostradale di Bibione, hanno risposto ben 4.412 turisti: 2.972 italiani e 1.440 stranieri (per la stragrande maggioranza tedeschi e austriaci). Più di un terzo dei turisti (35%) si dichiara insoddisfatto dei collegamenti stradali e autostradali esistenti per Bibione, dato che cresce al 49% nel caso degli italiani. Il 76% degli intervistati ha poi dichiarato che, nel caso in cui i collegamenti infrastrutturali migliorassero, potrebbe venire più spesso in vacanza sul litorale, anche oltre il tradizionale periodo estivo. Dal sondaggio, in sintesi, il rischio della mancata apertura del casello, tra turisti che deciderebbero di non tornare più ed i mancati guadagni legati ai nuovi arrivi e alle vacanze ripetute più volte nel corso dell’anno, conduce a stimare fino a circa 200 mila arrivi e 1,4 milioni di presenze in meno, con una diminuzione rispetto al dato attuale di circa un quarto.


«Abbiamo voluto coinvolgere direttamente i turisti che arrivano a Bibione», spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est, «perché rappresentano un patrimonio importante per la nostra economia. Per il bene del territorio bisognerebbe risolvere al più presto la questione, anche perché questa è una delle prime spiagge d'Italia per presenze turistiche, ma continua a non avere un casello dedicato».