"INCITAZIONE ALLA DISOBBEDIENZA FISCALE", LA DIGOS A CASA DEI VENETISTI

Avrebbero organizzato riunioni per la disobbedienza fiscale, non sentendosi riconosciuti nello Stato Italiano. La

 

La procura di Vicenza ha ordinato un blitz di perquisizione, da parte della Digos, a casa di numerose persone, soprattutto nel vicentino, ma anche nel veronese e trevigiano, accusate di appartenere ad un'associazione a delinquere con violazione di una legge che punisce l'istigazione a ritardare e non effettuare il pagamento delle tasse. 

Sequestrati computer, telefoni e documentazioni che serviranno agli inquirenti per lo sviluppo delle indagini.
L'inchiesta sarebbe nata dopo proteste e attività che avrebbero impedito controlli fiscali in aziende e negozi, o da esercenti, tra Malo, Piovene e Trissino. Nelle pagine web e facebook del sedicente Comitato di liberazione nazionale Veneto il gruppo di venetisti ha lamentato il comportamento della Digos, identificata come "forza militare dello stato occupante italiano".

La nota prosegue spiegando che "Comitato e Autorità nazionale veneta già ieri pomeriggio hanno inoltrato all'attenzione dell’alto commissariato dei diritti dell’Uomo (Onu di Ginevra) e alla Croce Rossa internazionale di Ginevra una denuncia ufficiale dell’accaduto, con copie di documenti di perquisizione, con fermi di polizia nelle questure di Vicenza e Verona. Copia di tutto ciò - si legge- è stata inviata anche a canali ufficiali del Cremlino".