SOCIETA' IN LUSSEMBURGO: 12 MILIONI DI IMPOSTE EVASE
Ammonterebbero a 12 milioni di euro le imposte complessivamente evase, tra il 2007 e il 2010, dagli imprenditori friulani finiti al centro di un'inchiesta della Procura di Udine per l'"esterovestizione" delle holding delle proprie aziende con sede in Lussemburgo. Il calcolo ha portato il Gip del tribunale di Udine Paolo Alessio Vernì a disporre un sequestro per equivalente per questo ammontare nei confronti degli indagati, a cui sono stati sequestrati beni, titoli e conti correnti. Nove i nomi iscritti nel registro degli indagati, tutti "big" dell'economia locale. Oltre ad Antonio Maria Bardelli, noto per il centro commerciale Città Fiera di Udine, a Lino Midolini, imprenditore del settore gru, a Carletto Tonutti e alla moglie Emanuela Zanin, industriali di macchine agricoli, sono indagati anche Luigi Cimolai, dell'omonima azienda di costruzioni metalliche, Gabriele Ritossa e Riccardo Del Sabato, per il gruppo di residenze per anziani Zaffiro. Secondo l'accusa l'ideatore del sistema di esterovestizione sarebbe stato il commercialista Gianattilio Usoni. Indagato anche un collaboratore del suo studio, Massimo Pollino a cui la Procura contesterebbe, per due soli casi, il ruolo di amministratore di fatto delle aziende, per la partecipazione ad alcune riunioni decisionali. "Il centro decisionale delle holding era effettivamente in Lussemburgo - spiega l'avvocato Maurizio Miculan che difende cinque dei nove indagati e che già preannuncia ricorso al Riesame -. In ogni caso dimostreremo come non siano mai state raggiunte le soglie di punibilità penale per ottenere il dissequestro dei beni".