FVG, SOCIETA' PARTECIPATE: SULLA STRADA DELLA RAZIONALIZZAZIONE
Delle 64 società partecipate dalla Regione, direttamente o indirettamente, il 48% ha un esercizio in utile, l'8% in pareggio, e solo il 44%, pari a 27 unità, ha un esercizio in perdita. Lo ha detto oggi a Udine l'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, alla presentazione del piano regionale per la razionalizzazione delle società partecipate. "Lungi da noi ragionare nella logica dei 'carrozzoni' o delle 'scatole vuote' di cui si sente parlare a livello nazionale - ha commentato l'assessore - il nostro approccio è stato assolutamente scientifico e basato su una ricerca approfondita". "Il piano si cala sulle nostre società dirette - ha proseguito Peroni - ma si riverbera anche sulle partecipate indirette, che sono 47. Dunque monitoreremo non solo l'agire delle partecipate nell'adeguarsi al piano - ha precisato l'assessore - , ma anche tutto quello che riguarderà le partecipazioni indirette". Il piano "è suscettibile di presentare tra un anno cifre ben più estese di risparmio. Sarà una sorta di effetto a valanga. Oggi si comincia e nell'arco di un anno, al 31 marzo 2016, vedrete che avremo risultati ancora più significativi", ha concluso Peroni. "La razionalizzazione delle società partecipate dalla Regione è già iniziata da tempo, ma presentando oggi il piano adempiamo all'obbligo di farlo che è previsto per gli enti territoriali, e quindi anche per le regioni". Lo ha detto oggi a Udine la presidente della Regione, Debora Serracchiani, presentando con l'assessore alle Finanze Francesco Peroni il piano di razionalizzazione. "Lo facciamo puntualmente - ha proseguito Serracchiani - perché il termine è quello di oggi. Abbiamo già consegnato il piano alla Corte dei Conti come prevede la legge di stabilità". "Ci sono degli interessanti adempimenti che riguardano le nostre partecipazioni dirette - ha spiegato la governatrice - la Regione ne ha 17, tra partecipazioni societarie e di enti. Complessivamente tra partecipazioni dirette e indirette parliamo di 64 soggetti" . Soffermandosi sulla lettura 'politica' del piano, Serracchiani ha sottolineato che "il Friuli Venezia Giulia ha rispettato il termine. Altre Regioni chiederanno molto probabilmente una proroga e noi non ne abbiamo bisogno, anche perché il lavoro di semplificazione, di razionalizzazione e taglio dei costi va avanti da quando ci siamo insediati". Secondo la governatrice, "il piano è un'ottima opportunità per fare fronte agli impegni che ci siamo presi quando ci siamo candidati. Riteniamo che ciascuno debba fare un piccolo sforzo e arrivare al compimento di un'operazione di razionalizzazione che ci chiede il Paese". Rispetto alle partecipazioni dirette, ha anticipato Serracchiani, "noi stiamo già facendo operazioni di messa in liquidazione che investono Gestioni immobili, Ares e Agemont. E poi il piano prevede interventi in Finaziaria Mc, Banca etica e Legno servizi". Complessivamente, ha chiarito la presidente della Regione, "questo intervento sulle dirette comporta in tre anni il risparmio di oltre 2 milioni e 700 mila euro nell'arco di tre anni, ma ovviamente noi auspichiamo che il piano sia maggiore nel suo intervento perché in questo piano diamo degli indirizzi ben precisi alle partecipazioni indirette di fare altrettanto". Secondo Serracchiani, ci saranno benefici per i cittadini, "perché andiamo a razionalizzare, semplificare e in alcuni casi eliminiamo dei contenitori che non servono più o dei contenitori che in qualche modo non sono più utili all'azione amministrativa. E' un'operazione che qualcuno ha definito di pulizia, io preferisco il termine razionalizzazione"