AMBIENTE, LA REGIONE VENETO: "SIAMO DANNEGGIATI DALLE SOSTANZE PFAS"

“Da parte mia non ci sono mai state affermazioni né esageratamente né immotivatamente trionfalistiche. Nel dibattito in consiglio regionale ho invece esordito dicendo che proprio la Regione del Veneto è parte lesa per quanto riguarda la presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nell’acqua. E’ innegabile, dati alla mano, che siamo stati i primi ad attivarci, anche in assenza di indicazioni normative in merito e questo perché abbiamo da subito affrontato la questione della salute pubblica come prioritaria”. Risponde così l’assessore regionale all’ambiente ad alcune affermazioni di Legambiente che lo riguardano, espresse oggi lanciando una petizione sul problema dell’inquinamento idrico da PFAS. “Non c'è stato quindi nessun trionfalismo – aggiunge l’assessore – e se, come dicono, io ho sottovalutato il problema, mi devono anche spiegare perché qualche giorno prima del consiglio Legambiente mi ha scritto una lettera chiedendomi cose che la Regione aveva già fatto o sta facendo. Hanno forse sottovalutato il problema anche loro?”. “Fa piacere comunque – conclude l’assessore veneto all’ambiente - che anche Legambiente si stia muovendo nel chiedere ai ministeri di individuare quei limiti precisi che la giunta regionale ha sollecitato da tempo. Ma i dati ci dicono anche che, grazie agli interventi messi in atto utilizzando gli strumenti al più elevato livello tecnico e scientifico oggi disponibili, tutti gli acquedotti del Veneto sono al di sotto dei valori obiettivo certificati dall’Istituto Superiore di Sanità e l’acqua filtrata è in sicurezza. In più, in collaborazione con Veneto Acque, abbiamo ora a disposizione anche una progettazione preliminare per la sostituzione delle condotte interessate dall’inquinamento”.