Un risultato eccellente, dal punto di vista ambientale, a cui si aggiunge la scoperta che alcuni uccelli – tra cui anche specie molto rare - hanno eletto a oasi di biodiversità i 22 bacini idraulici (impianti di trattamento di acqua piovana) costruiti in quel tratto.
A verificare l’effettivo successo delle aree verdi è stato il monitoraggio costante – effettuato dai consulenti di Autovie - degli oltre 17 mila alberi e delle 90 mila piante che rappresentano oggi il corridoio verde del primo lotto. Lo studio ha permesso di controllare che le opere di mitigazione ambientale svolgessero al meglio la loro funzione ossia quella di ridurre il più possibile l’impatto dell’opera sul territorio.
Anche la costruzione dei bacini idraulici ha contribuito a migliorare l’ambiente. In questo caso si tratta di impianti che trattengono l’acqua piovana in surplus - raccolta attraverso dei fossi di guardia o canalette - e dopo averla trattata la restituiscono pulita alla rete idrografica in modo graduale.