TREVISO: FISIOTERAPISTA A SUPPORTO DEI PAZIENTI COVID GIA’ IN TERAPIA INTENSIVA

TREVISO: FISIOTERAPISTA A SUPPORTO DEI PAZIENTI COVID GIA’ IN TERAPIA INTENSIVA

Da inizio anno all’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso è stato avviato un progetto sperimentale di collaborazione tra il Dipartimento di area critica (rianimazione centrale, cardiochirurgica e neurochirurgica) e quello di riabilitazione, con l'obiettivo di creare una squadra di diverse figure professionali, integrate tra loro, per favorire il recupero funzionale dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva.

Il progetto, rivelatosi particolarmente funzionale nella presa in carico precoce dei pazienti Covid più gravi, prevede l’introduzione della figura di un fisioterapista di riferimento, dedicato a tempo pieno alle rianimazioni, che prende in carico i pazienti sia, come di consueto, dopo valutazione del medico fisiatra (riabilitazione precoce), sia anche, limitatamente ad alcune attività specifiche e ben definite, su indicazione diretta del medico rianimatore per mobilizzazione precoce, gestione posturale e disostruzione bronchiale. E’ stato anche previsto che il fisioterapista di riferimento dia supporto al personale della rianimazione per organizzare le attività di reparto, in modo da proteggere e stimolare le capacità funzionali e relazionali della persona ricoverata nell’arco di più ore durante la giornata e non solamente durante il tempo di presenza del fisioterapista stesso. Altro punto importante previsto dal progetto è l’attività di formazione e informazione rivolta ai care-givers.

La presenza del fisioterapista a tempo pieno 6 giorni su 7 in rianimazione Covid è stata determinante: collaborazione con tutto il personale, organizzazione delle attività di riabilitazione respiratoria e motoria, per pazienti intubati e non, collaborazione nello svezzamento dal respiratore, gestione posturale, mobilizzazione precoce, sono solo alcune delle attività che sono state svolte con grande tempestività, cura e continuità, nonostante le numerose difficoltà dettate dall'emergenza, con evidente beneficio per i pazienti.

Complessivamente finora sono stati presi in carico 60 ricoverati per la gestione posturale e circa 50 per quella respiratoria e di mobilizzazione precoce: tutte le attività svolte sono state individuate da protocolli condivisi tra i due dipartimenti con verifiche periodiche.