CHIRURGIA TORACICA CA’ FONCELLO, IN UN ANNO SEGUITI 500 CASI

CHIRURGIA TORACICA CA’ FONCELLO, IN UN ANNO SEGUITI 500 CASI

 

 

Cinquecento casi clinici discussi e 134 interventi effettuati: questo il bilancio dell’anno appena concluso del gruppo di patologia toracica della III Chirurgia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, centro 'hub' di area vasta per la patologia neoplastica toraco–polmonare.

 

Operativo dal 1992 nell’ambito dell’Unità Operativa diretta attualmente dal dr Marco Massani, il gruppo ha effettuato, dall’attivazione ad oggi, 2.872 interventi, 1.421 dei quali per neoplasie.

 

“All'inizio – sottolinea Massani – il gruppo era costituito da un esiguo numero di medici, rappresentati prevalentemente da pneumologi e chirurghi. Successivamente sono entrate a farne parte nuove figure che ne hanno garantito il costante miglioramento in termini qualitativi: radiologo, oncologo, patologo, radioterapista e medico nucleare. La complessità delle patologie toraco–polmonari, in special modo quelle oncologiche, richiede un approccio terapeutico a integrazione sempre più elevata. Inizialmente si trattava sostanzialmente di interventi di tipo “demolitivo”, ma grazie al perfezionamento delle metodologie diagnostiche, terapeutiche ed anestesiologiche, le cure chirurgiche delle neoplasie polmonari hanno assunto progressivamente una connotazione sofisticata e “risparmiativa”. In altre parole, in virtù del miglioramento delle tecnologie e della scienza medica, oggigiorno si mira sempre più all'asportazione chirurgica della sola parte malata con risparmio dell'organo vitale”.

 

Il gruppo di Patologia Toracica, coadiuvato dal dr Piazza, rappresenta la prima esperienza di discussione multidisciplinare ospedaliera di Treviso e costituisce il precursore del Piano Diagnostico – Terapeutico Aziendale (PDTA).

 

 

Già da anni al Ca’ Foncello viene utilizzato il robot “Da Vinci,” per il trattamento di alcune patologie toraco–polmonari selezionate. Questo tipo di tecnologia è stato di recente cooptato anche per la rimozione di patologie endotoraciche e nel prossimo futuro è prevista la sua implementazione per le resezioni timiche. In quest’ambito la chirurgia robotica si è universalmente rivelata una tecnica minivasiva del tutto sicura, che consente al paziente un recupero davvero rapido nel post–operatorio.