Su proposta dell’assessore ai Servizi sociali, Manuela Lanzarin, la Giunta regionale ha approvato la delibera in cui vengono destinate le risorse per l’anno 2021 da assegnare alle scuole dell’infanzia non statali e ai servizi per la prima infanzia riconosciuti dalla Regione del Veneto.
Il Capitolo di spesa è stato assegnato alla Direzione dei Servizi sociali per complessivi 32.000.000 di euro che li erogherà tramite Azienda Zero. Nello stesso provvedimento vengono fissati i criteri e i parametri di ripartizione dei contributi, il 50% destinati ai servizi per l’infanzia ed il 50% alle scuole dell’infanzia. Particolare attenzione è rivolta ai bambini e alle bambine con disabilità, 2.000.000 di euro, infatti, sono riservati come quota per l'onere derivante dall'assunzione di insegnanti di sostegno da parte delle scuole paritarie per un orario superiore alle 5 ore settimanali.
“Con questo provvedimento si conferma l’attenzione ai servizi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia non statali, riconoscendone la funzione sociale svolta sul territorio – sottolinea l’assessore Lanzarin -. attraverso questi contributi andiamo a sostenere un servizio insostituibile, contribuendo a mantenere l’elevato standard dei servizi ed allo stesso contribuendo a calmierare i costi delle rette che altrimenti graverebbero sulle famiglie”.
“Sono finanziamenti che riconoscono il concetto di sussidiarietà e vanno a sostenere la vita delle scuole – prosegue l’assessore ai Servizi sociali -. Ma, in un’ottica di centralità delle politiche per la famiglia, investire nei servizi all’infanzia significa sostenere adeguatamente i nuclei familiari e dare più certezze all’accesso della donna nel mondo del lavoro, consentendo una rete capillare di servizi sul territorio, mirati all’attenzione verso i bambini da zero a sei anni e la loro crescita”.