La forte contrazione del movimento turistico, nel corso del 2020, ha avuto un impatto diretto anche sulle casse degli enti locali. L’effetto più immediato riguarda l’imposta di soggiorno, già introdotta da 133 Comuni del Veneto, che oggi vale più del 5% delle entrate tributarie per i Municipi veneti che l’hanno istituita.
Arrivano però i fondi statali a coprire gli ammanchi nei bilanci comunali determinati dai mancati introiti dell’imposta di soggiorno. Infatti, un decreto del Ministero dell’Interno del 14 dicembre ha definito, Comune per Comune, la seconda tranche di aiuti: nel complesso, a livello nazionale, sono stati stanziati 400 milioni di euro. Il riparto del fondo è stato effettuato in proporzione al gettito di ciascun ente e all’effettiva perdita di incasso registrata nel periodo gennaio-ottobre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Secondo l’analisi della Fondazione Think Tank Nord Est, i Comuni del Veneto incamerano quasi 61 milioni di euro, pari al 74,2% dell’incasso preventivato a inizio anno nei bilanci in una situazione pre-covid (oltre 82 milioni di euro). Si tratta di un contributo significativo, quasi ovunque sufficiente a coprire le perdite preventivate, considerando che - almeno tra luglio e agosto - il movimento turistico è stato rilevante.
La maggiore quota di aiuti è andata al Veneziano, con 39,4 milioni di euro di ristori su un incasso preventivato di 53 milioni (74,3% di rimborso). Di questi, ben 29,4 milioni vanno al Comune di Venezia (81,6% dell’introito atteso); 2,6 milioni a Jesolo (51,2%); 2,5 milioni a San Michele al Tagliamento - Bibione (62,4%); 2 milioni a Caorle (81,4%); 1,9 milioni a Cavallino-Treporti (50%).
Oltre 12 milioni di euro spettano ai Comuni della provincia di Verona, a fronte di un incasso previsto superiore ai 16 milioni di euro (75% di ristoro): più di 4 milioni vanno al capoluogo Verona (81,7%); 1,5 milioni a Lazise (88%); 1,3 milioni a Peschiera del Garda (68,5%); 1,2 milioni a Bardolino (65,3%); 1 milione a Malcesine (80,2%).
Il Padovano incassa dallo Stato 4,8 milioni di euro (75,6% di rimborso), di cui 2,1 milioni vanno ad Abano Terme (79,5%), 1,5 milioni a Padova (69,9%) e 900 mila euro a Montegrotto Terme (75,6%). Alla provincia di Belluno arrivano 2,2 milioni di euro (71,9% di ristoro), di cui 1,3 milioni alla sola Cortina (82,3%). Il Trevigiano incamera 1,3 milioni di euro (73,4% di rimborso), il Vicentino circa 727 mila euro (62,3%), mentre la provincia di Rovigo ottiene circa 336 mila euro (63,5%).