Sebbene gli operatori del settore alberghiero non si definiscono soddisfatti i quanto stabilito dal decreto sostegni, Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg, dichiara “I ristori non sono granché, sia chiaro, variano dall’1,5 al 5% sul fatturato perso l’anno scorso Ma è vero che, per il turismo, sono previsti diversi canali di intervento. Uniti ai ristori della Regione, che ha agito con un occhio di riguardo nei confronti del turismo, possiamo dire che qualcosa è stato fatto. Come ha detto il Governo presentando il provvedimento: è un primo passo, non la risposta definitiva”.
Si stima tuttavia che il prezzo che il comparto dovrà pagare per le recenti restrizioni in riferimento al periodo pasquale sia molto elevato: in montagna con la neve ancora presente nei poli sciistici si sarebbe potuto prolungare l’apertura delle strutture fino a metà aprile e , al mare, anticipare addirittura al week end antecedente la Pasqua le prime aperture stagionali anche per le sole gite fuori porta.
La presidente di Federalberghi ha confermato la validità del passaporto vaccinale per mobilitare il flusso turistico o l’attestazione di un tampone negativo recentissimo e la necessità di implementare la campagna vaccinale, coinvolgendo anche gli operatori turistici. Secondo Paola Schneider “Ciò ci consentirà di poter giocare la carta della sicurezza sul fronte promozionale, quella che l’anno scorso è riuscita a dare al Friuli Venezia Giulia una stagione estiva decente”.