DECRETO RISTORI BIS: AIUTI RADDOPPIATI PER CHI DEVE CHIUDERE E REINVIO TASSE DI NOVEMBRE PER ATTIVITA’ DELLE ZONE ROSSE

DECRETO RISTORI BIS: AIUTI RADDOPPIATI PER CHI DEVE CHIUDERE E REINVIO TASSE DI NOVEMBRE PER ATTIVITA’ DELLE ZONE ROSSE

Il governo ha approvato il decreto Ristori Bis, per accelerare il contributo a fondo perduto legato al nuovo Dpcm. Già da lunedì, 211mila imprese inizieranno a trovare i bonifici dell’Agenzie delle Entrate, definiti primo provvedimento, per un totale di 964 milioni di Euro.

Con il decreto Ristori bis si conferma l'istituzione di "un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico". Tuttavia, è previsto un rafforzamento degli “obblighi di pubblicità e trasparenza in relazione al monitoraggio e all'elaborazione dei dati epidemiologici rilevanti per la classificazione delle aree del paese ". 

Con il provvedimento, oltre alle partite Iva, ci saranno aiuti anche per le famiglie che avranno i figli delle medie a casa, con la possibilità di prendere il congedo al 50% o di utilizzare altri 1000 euro di bonus babysitter. Tra i risparmi di vecchie misure e gli ultimi margini di deficit, sono stati recuperati 7 miliardi di Euro in tutto per dare sollievo alle categorie più colpite dalle nuove misure. Dopo i 5 miliardi e mezzo del primo decreto, infatti, ora sul tavolo ci sarebbero 2 miliardi da destinare, da un lato, alle nuove attività che si dovranno fermare a livello nazionale (come i musei o i negozi dei centri commerciali nel weekend) e, dall’altro, a chi si troverà nelle zone in soft lockdown dall'altro.

Ampliato anche il numero delle categorie ammesse ai contributi a fondo perduto: avranno contributi al 100% i bus turistici e anche i trasporti lagunari, i fotoreporter, chi fa corsi di danza, le lavanderie industriali, i negozi di bomboniere, i traduttori e anche i produttori di fuochi d'artificio. Al 200% arriveranno invece guide alpine, musei, biblioteche, monumenti e anche orti botanici e zoo. Incluse anche la ristorazione senza somministrazione, come rosticcerie e pizzerie al taglio, e gli internet point, che avranno un ristoro al 50% di quanto già avuto in estate.

Contributo raddoppiato rispetto all'estate per 57 nuove categorie di attività che dovranno chiudere perché operano nelle 'zone rosse': aumenta dal 150 al 200% il ristoro per bar, pasticcerie e gelaterie che si trovano in zone rosse o arancioni.  

Inclusi anche i negozi, dall’abbigliamento, agli elettrodomestici, fino ai sexy shop, gli ambulanti, gli estetisti e gli altri servizi alla persona, compresi chi fa piercing e tatuaggi.

Nella lista anche i servizi per gli animali (canili, dogsitter, toelettatura) e le agenzie matrimoniali.

Il meccanismo, però, è stato affinato per cercare di mantenere il più possibile l'automatismo, che consente all'Agenzia delle Entrate più rapidità nell'erogazione del contributo. Il decreto bis, inoltre, conterrà, come ha spiegato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, "un fondo ad hoc per mettere risorse in caso di variazioni tra zone gialle, arancioni e rosse", così da evitare di dover ricorrere al decreto legge a ogni 'cambio di fascia' delle Regioni.