OMICIDIO CINESI A PORDENONE. LA VERSIONE DELLA POLIZIA

Erano rientrate il giorno prima dopo tre settimane trascorse nel proprio Paese d'origine, le due cittadine cinesi uccise la scorsa notte a Pordenone. L'omicida, Yongxin Wu, 58 anni, è stato arrestato con l'accusa di duplice omicidio in flagranza, essendo stato bloccato in prossimità dello stabile dove e stato consumato l'assassinio. L'assassino - come ha riferito il comandante della Squadra Volante cittadina, Pier Giovanni Rodriquez, il primo ad arrivare sul luogo del delitto - era giunto in treno nella serata di ieri da Milano, dove lavora come addetto di un supermercato; l'interrogatorio e l'udienza di convalida si terranno in Tribunale in giornata. Il movente del delitto - come ha spiegato il capo della Squadra Mobile cittadina, vicequestore aggiunto Massimo Olivotto - non è ancora stato accertato con precisione: si tratterebbe comunque di "un dissidio di natura famigliare probabilmente per motivi economici". Indagini sono in corso anche a Milano: tra le ipotesi più accreditate sull'episodio scatenante la furia omicida, il fatto che la figlia dell'omicida non fosse regolarmente sposata e fossero nati due figli senza che venisse contratto il matrimonio, che l'uomo riteneva invece un passaggio fondamentale e per il quale non riusciva a darsi pace. Anche per questo motivo i rapporti con la consuocera erano burrascosi da anni.