POLIZIA FERMA TRE AFGHANI

La Polizia di Udine ha fermato ieri tre giovani afghani domiciliati in Friuli Venezia Giulia, ritenuti gli autori dell'aggressione a scopo di rapina compiuta la sera tra il 15 e il 16 gennaio scorsi a Cividale del Friuli ai danni di un cittadino statunitense. L'uomo, 32 anni, era stato aggredito con un bastone sul greto del Natisone e rapinato del portafoglio, contenente circa 20 euro e carte di credito, e di un iPhone. I tre, N.J., 19 anni, domiciliato a Pordenone, A.G. (21) domiciliato a Cividale, e A.M. (18) domiciliato a Pozzuolo del Friuli, che hanno ottenuto la protezione internazionale, sono accusati di rapina e lesione. Sono stati rintracciati ieri dalla Squadra Mobile di Udine e condotti in carcere in esecuzione di un decreto di fermo emesso dal pm Maria Caterina Pace, per il pericolo di fuga. I tre stavano pensando di andare all'estero. Il fermo dovrà essere convalidato lunedì dal giudice. Gli agenti del Commissariato di Cividale, diretto dal commissario capo Michelangelo Missio, e dalla Squadra Mobile di Udine, diretta dal vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan, sono risaliti ai tre sulla base delle dichiarazioni rese dalla vittima e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona che hanno confermato il suo racconto. L'americano, alloggiato in un hotel del centro per motivi di lavoro, aveva conosciuto casualmente uno dei suoi aggressori e aveva bevuto in compagnia in alcuni locali della cittadina. Quando poi su indicazione del giovane afgano era sceso sul greto del fiume, altri due erano sbucati improvvisamente da un cespuglio e lo avevano colpito con un bastone al capo. Il bastone, lungo circa 50 centimetri per 7 di diametro, ancora insanguinato, era stato trovato subito dopo dalla polizia nel luogo indicato dell'aggressione. Pur stordito, il derubato era riuscito a tornare in albergo e a ricevere soccorso.