n presenza di alcune lamentele sollevate da pazienti, e recentemente anche oggetto di un articolo di giornale, sulla presunta scarsa qualità del cibo servito nelle strutture ospedaliere, la direzione generale dell'Ulss 4 ha accertato il corretto svolgimento del contratto di ristorazione che ha preso avvio a dicembre 2017, per il quale sono da tempo attivi controlli a campione.
I controlli sono stati effettuati tra ottobre 2020 e agosto 2021, gli esiti sono riportati in una relazione tecnica consegnata al direttore generale Mauro Filippi la quale elenca 100 verifiche effettuate tra i 16.000 pasti (pranzo e cena) serviti ogni giorno negli ospedali di Portogruaro, San Donà e Jesolo; tra i 3000 pasti serviti quotidianamente nei centri esterni, tra i 4000 pranzi consumati nelle mense aziendali e nell'attività svolta nel centro cottura di Fossalta di Piave.
Ad ottobre e novembre 2020 sono stati rilevati alcuni casi di pasta scotta e di temperatura dei prodotti inferiore a quanto previsto. “Con riferimento alla verifica organolettica- riporta la relazione prodotta dai valutatori – in occasione di tutti i controlli effettuati dall’assaggio del paziente è emerso che la qualità del servizio è adeguata”.
L'Azienda sanitaria ha subito comunicato al fornitore del servizio l'esito dei controlli. Inoltre ad inizio 2021 è stata effettuata un'integrazione contrattuale per proseguire costantemente il monitoraggio dei prodotti serviti e per accertare la risoluzione delle poche non conformità riscontrate.
In un’ottica di continuo miglioramento, nel 2022 verrà comunque riprogrammata l'attività di controllo e in contemporanea verrà dato avvio a un'indagine sul grado di soddisfazione tra i fruitori del servizio di ristorazione.