PASSAPORTO VACCINALE PER IL TURISMO: "UN’OCCASIONE DI RILANCIO PER IL NORDEST"

PASSAPORTO VACCINALE PER IL TURISMO:

Considerato che a Nordest i turisti europei sono più del 50%, l’introduzione del passaporto vaccinale rappresenta un’occasione unica da non perdere. A sostenerlo la Fondazione Think Tank, che ha analizzato la quota di presenze turistiche in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

Secondo la proposta discussa dalla Commissione Europea, il documento sarà valido in tutti gli Stati membri, ma sarà aperto anche a Svizzera, Liechtenstein, Norvegia ed Islanda.

A livello territoriale, le province di Nordest più favorite dal “digital green pass” sarebbero Gorizia e Bolzano, dove le presenze turistiche provenienti dai Paesi europei sono in media il 65,5%. La provincia più avvantaggiata del Veneto sarebbe invece Verona, che registra una quota di ospiti europei del 64%. Sopra il 50% anche Venezia ed Udine, mentre Rovigo si attesta al 43%. A Trieste e Trento la quota è circa il 36%.

“La proposta di un pass per agevolare gli spostamenti dei cittadini dell’Unione Europea per motivi turistici - spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est e del Distretto Turistico Venezia Orientale - potrebbe certamente agevolare la ripartenza del settore, in particolare a Nordest. Il presupposto è però l’accelerazione del percorso vaccinale, che deve procedere senza indugi, altrimenti i turisti preferiranno le destinazioni dichiaratesi “covid free”. D’altro canto, le imprese hanno invece bisogno di forti incentivi agli investimenti, in termini di finanziamenti agevolati garantiti, con tempi di rimborso fino a 30 anni”.