IL PIANO STRATEGICO DI CA’ FOSCARI INVESTIMENTI PER 60 MILIONI DI EURO IN 5 ANNI

Approvato il Piano, promosso dal Rettore di Ca’ Foscari Michele Bugliesi, che detta le linee e strategie di sviluppo dell’Ateneo fino al 2020

IL PIANO STRATEGICO DI CA’ FOSCARI INVESTIMENTI PER 60 MILIONI DI EURO IN 5 ANNI

 

Un Piano Strategico da sessanta milioni di euro: è l’investimento previsto da Ca’ Foscari per il 2016-2020 e contenuto nel documento approvato oggi, venerdì 10 giugno 2016, dal Consiglio di Amministrazione dopo il voto del Senato Accademico lo scorso 8 giugno.

Nel Piano Strategico, che rappresenta il principale documento di pianificazione dell'Ateneo, il Rettore di Ca’ Foscari Michele Bugliesi ha enunciato le strategie e le azioni concrete che l’Ateneo si impegna ad attuare da qui al 2020:  dall'incremento del corpo del docente del 8-10% con l'attrazione di talenti nazionali e internazionali, ai progetti di innovazione tecnologica al Vega (Venice Innovation Hub) a quelli di innovazione culturale che prevedono la possibilità di realizzare a Venezia una Science Gallery, alla costituzione del Polo delle Terese; e ancora la costituzione di due centri internazionali di ricerca – per  le scienze scienze e tecnologie per il patrimonio culturale e ambientale, e per le scienze sociali e gli studi umanistici  – l'incremento di studenti internazionali fino al 10% del totale della popolazione studentesca cafoscarina.

Il Rettore dell’Università Ca’ Foscari Michele Bugliesi: «Il piano strategico è una tappa importante in quanto rappresenta un'opportunità per ragionare su nuove idee, concentrarsi su una visione condivisa e quindi impostare un percorso  per la sua attuazione definendo le priorità e le azioni. Ca’ Foscari ha tra i suoi punti di forza Venezia, location unica al mondo, una reputazione e una condizione economica solide, un posizionamento molto buono in alcune discipline chiave. Oggi abbiamo approvato un piano ambizioso con cui puntiamo a consolidare il ruolo di Ca’ Foscari nel panorama universitario internazionale, rafforzando la ricerca, la formazione e l’esperienza didattica, i servizi e le collaborazioni con il territorio e le partnership internazionali».