“Si tratta di un’esperienza positiva che ha dato risultati a dir poco soddisfacenti – ha sottolineato il sindaco Codognotto – l’istituzione delle aree “No Smoking” nel nostro litorale ha riscosso un notevole interesse mediatico a livello nazionale ed internazionale e ci ha visti protagonisti in convegni scientifici ed incontri organizzati dal Ministero della Salute, Asl, Istituto nazionale dei Tumori di Milano durante i quali sono state illustrate le best practice di Bibione. Alcuni sindaci della Costa Veneta e del G20 spiagge sono intenzionati a prendere concretamente in esame questa scelta”. A conferma di ciò, un gruppo di lavoro condotto dal dottor Roberto Boffi responsabile della Pneumologia e del Centro antifumo dell’Istituto nazionale Tumori di Milano assieme ai ricercatori Cinzia De Marco e Ario Ruprecht avevano condotto una ricerca sulla misurazione del black carbon attraverso un apposito misuratore che ha evidenziato il netto miglioramento della qualità dell’aria, con il divieto di fumo.
L’argomento venne quindi esaminato nell’autunno scorso al quindicesimo congresso nazionale della Sitab (Società italiana di tabaccologia) su “Tabagismo attualità e strategie future” che si svolse a Napoli. I risultati delle analisi sono state pubblicate su riviste scientifiche specializzate e avvalorati dalla Fondazione IRCCS, evidenziando come la qualità dell’aria era notevolmente migliorata. Il divieto del fumo non è stata una scelta “calata dall’alto” ma è il risultato di un percorso ben individuato. Infatti, da molti anni l’amministrazione comunale di San Michele al T. ha operato nell’obiettivo di proporre ai turisti una località sostenibile, vivibile caratterizzata prima di tutto dalle qualità ambientali.