VIRUS DEL WEST NILE, IN VENETO ORIENTALE 5 CONTAGI NELL'ULTIMA SETTIMANA

VIRUS DEL WEST NILE, IN VENETO ORIENTALE 5 CONTAGI NELL'ULTIMA SETTIMANA

Nella settimana corrente sono 5 le persone contagiate dal virus West Nile nel Veneto orientale (Ulss4). I casi riguardano una donna ottantatreenne di San Stino di Livenza, un settantacinquenne di Cavallino Treporti, un settantaduenne di Pramaggiore, queste tre persone sono state ricoverate e non sono in gravi condizioni fisiche. Ci sono poi una donna di 56 anni di Cinto Caomaggiore che non è stata ricoverata in quando il virus non ha provocato particolari disagi fisici ma “solo” un’influenza, infine un ultrasessantacinquenne di San Donà di Piave dimesso ieri dall’ospedale.


I casi di contagio riscontrati ad oggi nell’ambito dell’Ulss4 ammontano dunque  a 22 con una media di un caso al giorno nelle ultime due settimane, e tutti si sono risolti, o sono in fase di risoluzione, con la completa guarigione. <<Nessun allarme – spiegano i medici del Dipartimento di Prevenzione della Ulss4 - l'attenzione deve però rimanere alta, perché è probabile che questo trend possa continuare anche a settembre>>. <<Bisogna pertanto proseguire – aggiunge il direttore del dipartimento di prevenzione, Luigi Nicolardi - nell'opera di bonifica ambientale, rimuovendo tutti i ristagni d'acqua che si sono formati dopo le ultime piogge, e continuare con i trattamenti contro le larve e le zanzare sia nei luoghi pubblici che privati, il cui compito spetta ai comuni e ad ogni singolo cittadino>>.


Il personale del Dipartimento di Prevenzione continua gli accertamenti sul territorio per verificare la regolarità e l’efficacia dei trattamenti larvicidi eseguiti dai comuni, allo scopo di eliminare la presenza della maggior parte delle larve di zanzara. A questi si affiancheranno interventi adulitcidi straordinari da effettuarsi nei prossimi giorni sulla base della programmazione regionale, con finanziamento regionale, per sostenere i comuni. Massima attenzione va riservata infine alla protezione dalla puntura di zanzara, utilizzando mezzi meccanici ed insetto repellenti, e si ricorda inoltre che in presenza di campanelli d’allarme come febbre associata ad altri sintomi, cefalea e dolori muscolari che possono far pensare ad una malattia da virus West Nile, di segnalarlo al proprio medico di famiglia che provvederà a dare indicazioni sul da farsi.