La titolare della ditta, una 60enne, ha infatti denunciato ai militari di aver ricevuto, lo scorso 28 giugno, una mail da un'azienda, sempre di trasporto merci, con sede in Slovenia, a Grosuplje.
Una realtà con cui intrattiente consolidati rapporti economici. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'arma, l'impresa ha inviato alla ditta pordenonese un sollecito di pagamento per fatture scadute pari ad oltre 34mila euro effettivamente sussistenti e legittime.
Il 2 luglio la 60enne ha riceuto un'altra mail dal medesimo indirizzo di posta elettronica sloveno, con cui veniva invitata ad effettuare il bonifico bancario ad un nuovo codice iban a seguito di un cambiamento.
La donna esegue il pagamento con tre bonifici ma purtroppo, in seguito a verifiche effettuate con il proprio istituto di credito, è emerso come ignoti avessero alterato la mail dell'azienda slovena ottenendo fraudolentemente gli importi dei bonifici bancari.