SICUREZZA, CGIA MESTRE: "OGNI 6 MINUTI C’E’ UN FURTO IN UN NEGOZIO O IN UNA BOTTEGA ARTIGIANA"

SICUREZZA, CGIA MESTRE:

 

 

 

Sebbene da qualche anno questo reato sia in calo, la frequenza con la quale viene compiuto fa, comunque, rabbrividire: 1 ogni 6 minuti; 10 ogni ora e 246 ogni giorno. Lo segnala l'ultima indagine della Cgia di Mestre. Stiamo parlando dei furti nei negozi e nelle botteghe artigiane che - stando alle denunce effettuate complessivamente in Italia dai titolari di queste attività - hanno sfiorato le 90 mila unità nel corso del 2017, ultimo anno in cui i dati sono disponibili. Un costo economico per gli operatori commerciali stimato attorno a 3,3 miliardi di euro all’anno.

 

Il confronto con gli ultimi anni, tuttavia, è confortante. Rispetto al 2014, anno in cui si è toccato il picco di quasi 106.500 denunce, la contrazione a livello nazionale è stata del 15,6 per cento, con punte di riduzione che oscillano tra il 23 e il 25 per cento in Veneto, in Piemonte, in Calabria e in Sardegna. Tra tutte le regioni d’Italia, nel quadriennio 2014-2017 solo la Campania ha visto aumentare le denunce (+2,7 per cento). “Questa decisa contrazione avvenuta a livello nazionale -segnala il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo- è riconducibile sia all’azione di prevenzione praticata dalla polizia e dai carabinieri, sia agli ingenti investimenti realizzati in questi ultimi anni dai negozianti e dagli artigiani nei sistemi di videosorveglianza e nei servizi forniti dagli istituti di vigilanza. Tuttavia, non è da escludere che questi dati siano in parte condizionati anche dal rifiuto di molti negozianti di denunciare i furti subiti”. Un problema, quello della sicurezza, che coinvolge, loro malgrado, migliaia e migliaia di attività commerciali e artigiane.

 

 

“I settori maggiormente a rischio taccheggio -dichiara il segretario della Cgia Renato Mason- sono, ad esempio, le profumerie, i negozi di alimentari, di abbigliamento - in particolar modo quello sportivo - e di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Nel mirino dei furti con destrezza, invece, finiscono prevalentemente i gioiellieri e gli orologiai, mentre gli autoriparatori e gli esercizi pubblici - come i bar, i ristoranti e le sale giochi - sono quasi sempre vittime di furti con scasso”.

 

Oltre "prendi e scappa", i metodi più utilizzati dai malintenzionati per sottrarre la merce esposta negli scaffali sono la rottura di etichette/placche antitaccheggio e l’uso di borse schermate. Molti operatori, inoltre, sottolineano che sempre più spesso sono vittime di micro-bande, composte da 2-3 persone, spesso specializzate e ben attrezzate, con strumenti per staccare le etichette antitaccheggio, jammer (ovvero disturbatori di frequenze) e magazzini dove conservare la refurtiva.