SAN DONA': USAVA LA TESSERA DI UN DEFUNTO PER TRUFFARE I TEMPI DI GUIDA, BECCATO DALLA POLIZIA LOCALE

No, non c’era un fantasma alla guida. Semplicemente un furbetto della scatola nera che, per barare sui tempi e di riposo, inseriva nel cronotachigrafo la carta del conducente di una persona scomparsa nel 2014.

SAN DONA':  USAVA LA TESSERA DI UN DEFUNTO PER TRUFFARE I TEMPI DI GUIDA, BECCATO DALLA POLIZIA LOCALE

Si trattava di un autista di autobus turistici di una compagnia friulana, fermato questa mattina lungo la bretella di via Martiri delle Foibe, verso le 10, dopo aver condotto una scolaresca a Venezia. «Il sospetto è che quando viaggiava senza passeggeri, l’autista utilizzasse abitualmente un’altra carta del conducente, strumento che attiva il cronotachigrafo registrando chi è alla guida – così il comandante Marino Finotto – Questo evidentemente per non rispettare i regolari turni di riposo».

 

Il tentativo di giustificazione del conducente, ovvero di aver utilizzato per errore un tesserino non proprio, non ha retto. Lo storico del cronotachigrafo certificava frequenti utilizzi della stessa tessera, intestata appunto a una persona scomparsa da anni, nelle ultime settimane. «Un plauso alla Polizia Locale per aver tolto dalla strada un pericolo – così il vicesindaco Luigi Trevisiol – Quella che può sembrare una semplice notizia curiosa, infatti, è sintomo della pessima abitudine di alcuni di non rispettare i riposi alla guida, con rischi enormi per sé stessi e gli altri».

 

Un caso limite, in tal, senso, avvenne nell’agosto 2015 quando la Polizia Locale fermò un camionista, che aveva manomesso il cronotachigrafo, stravolto dalla fatica dopo aver guidato per quattro giorni consecutivi. Il conducente dell’autobus è stato denunciato alla Procura della Repubblica per falso. Subirà una serie di sanzioni amministrative sulla base dei giorni di utilizzo della tessera non propria.