Neonato trovato morto tra i rifiuti a Musile, nel novembre scorso, le indagini si allargano alle scuole.

Si allargano agli istituti scolastici le indagini relative alla neonata trovata morta lo scorso 4 novembre alla Ecopatè di Musile di Piave.

Anche a Venezia, come in Toscana, l’ufficio scolastico provinciale ha chiesto informazioni su prolungate assenze o abbandoni scolastici delle studentesse.


La richiesta è riconducibile proprio all’inchiesta della procura di Venezia in seguito al ritrovamento del corpicino della neonata senza vita nell’azienda che raccoglie rifiuti da tutto il Nord Italia, compresa la Toscana.


E proprio in territorio toscano le informazioni richieste nella mail, riservata, inviata dall’Ufficio regionale scolastico, ha sollevato non poche critiche nei toni, ritenuti inopportuni, e per la quale lo stesso Miur ha espresso disappunto, per le modalità e il linguaggio usato che nello specifico chiedeva riscontro nel caso.


«si siano verificati, da parte di studentesse, casi di abbandoni o assenze di rilievo o altre situazioni (interventi, ricoveri, ecc) che possano aver indotto a ritenere trattarsi di gravidanze (magari celate) nel primo caso oppure postumi da parto nel secondo».