MALTEMPO IN VENETO: STATO DI CRISI E DANNI PER MEZZO MILIARDO DI EURO

MALTEMPO IN VENETO: STATO DI CRISI E DANNI PER MEZZO MILIARDO DI EURO

Frane, smottamenti, case allagate e strade disintegrate dalla potenza dell'acqua. Il Veneto fa i conti con il passaggio dell'ultima ondata di maltempo, che ha interessato diversi territori, soprattutto il bellunese, trevigiano e veneziano. Tanto che la Regione ha già avviato l'iter per lo stato di crisi per le zone colpite. Ha piovuto più del 2010, con 624 mm. Lo ha reso noto oggi il presidente del Veneto Luca Zaia. I danni, secondo una prima stima, ammontano a mezzo miliardo di euro.

L'allerta rossa, come ha avuto modo di specificare il Centro Funzionale della Protezione Civile, rimane aperto fino alla mezzanotte di domani, martedì 8 dicembre, per criticità idraulica e idrogeologica su diversi bacini, come quello del Piave Pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione.

Per criticità idraulica sul Basso Brenta – Bacchiglione e per il Livenza – Tagliamento. È stato dichiarato lo stato di preallarme (allerta arancione) per criticità idraulica e idrogeologica per i bacini dell’ Alto Piave e Basso Piave – Sile.

La notte tra sabato e domenica è stata quella peggiore. Un migliaio le chiamate totali ai vigili del fuoco su tutto il territorio regionale. Nell’alto Bellunese il rischio valanghe resta alto. In provincia sono stati oltre 300 gli interventi per prosciugamenti e rimozione di ostacoli e piante. Si contano paesi isolati, strade cancellate e almeno 100 frane.

Il Meschio è esondato a Cordignano creando numerosi allagamenti e 76 ospiti della casa di riposo del Comune di Alpago sono stati evacuati.

Situazione critica per allagamenti anche nel feltrino. Interventi per la messa in sicurezza di piante e tetti a Vittorio Veneto dove si è anche verificata una frana lungo via Alemagna. Un mezzo polivalente dei pompieri è precipitato per il crollo di un ponte in località Ren. Il personale è riuscito a mettersi in salvo prima del cedimento.. Interventi anche Fregona e Cappella Maggiore. Allagate molte zone golenali. Chiuso il Parco Grotte del Caglieron per una bomba d'acqua che ha distrutto passerelle e pedonamenti.

Il fiume Piave è esondato in diversi punti allagando le aree golenali. In zona Nervesa della Battaglia danni importanti all'esterno del Rifugio Posa Puner di Miane a causa del forte vento. In località Barche di Falzè di Piave, invece, la frazione è stata chiusa al traffico con delle transenne a causa dell'acqua proveniente dalle zone golenali del fiume Sacro alla Patria. Allagamenti anche a San Donà di Piave.