LOTTA AL CORONAVIRUS: NUOVA STRETTA DEL GOVERNO, MULTE DA 400 A 3MILA EURO

LOTTA AL CORONAVIRUS: NUOVA STRETTA DEL GOVERNO, MULTE DA 400 A 3MILA EURO

Nuova stretta del governo sulle misure atte a bloccare il diffondersi dell'epidemia. In tutta Italia, e le denunce ne sono una prova, le precedenti misure non sono bastate a far capire a una parte della popolazione la necessità di non uscire di casa. Ebbene l'esecutivo ha emanato nelle ultime ore un nuovo Decreto che prevede multe da 400 a 3000 euro e il rischio del carcere fino a 5 anni per chi viola volontariamente la quarantena essendo positivo e che incorre in un reato contro la salute pubblica, provocando il diffondersi dell'epidemia. I temi sul tavolo sono molteplici. Il presidentr del consiglio, innanzitutto, ha smentito la possibilità di prevedere le attuali restrizioni fino al prossimo 31 luglio, come si era pavenatato ieri con la circolazione delle bozze del Decreto. C'è, con il nuovo provvedimento, un elenco di 29 gruppi di regole e limitazioni anti contagio che il governo potrà adottare fino alla fine dell'emergenza, con provvedimenti da rinnovare mese per mese. E che le Regioni potranno anche inasprire, ma solo negli ambiti di loro competenza.

 

Per le sanzioni si prevede anche il raddoppio per i recidivi e l'aumento di un terzo se si circola in auto senza ragione. E' possibile chiudere da 5 a 30 giorni, una volta superata l'emergenza, l'attività dei negozi che restano aperti nonostante i divieti. E le nuove regole saranno valide anche per chi sia già stato sanzionato. Confermati tutti i precedenti divieti che riguardano attività commerciali, o luoghi di aggregazione, a cominciare dalla limitazione della circolazione delle persone, compresa la possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora, o di entrare o uscire dal territorio nazionale se non per spostamenti individuali, limitati nel tempo e nello spazio e motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o urgenza, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni come per esempio l'acquisto di beni di prima necessità.