INCIDENTI STRADALI. ZAIA SCRIVE A PREMIER CONTE, “FACCIAMO SQUADRA PER UNA GRANDE CAMPAGNA NAZIONALE”

INCIDENTI STRADALI. ZAIA SCRIVE A PREMIER CONTE, “FACCIAMO SQUADRA PER UNA GRANDE CAMPAGNA NAZIONALE”

 

Facciamo squadra per rispondere alle tante tragedie della strada con una grande campagna di sensibilizzazione nazionale.

 

E’ questo il senso di una lettera che il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha inviato oggi al Premier Giuseppe Conte e al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli.

 

Nella missiva, il Governatore ricorda che, nel solo Veneto, nel 2018 (e i dati in elaborazione per il 2019 non consentono ottimismo), ci sono state 311 vittime per incidenti stradali, con 19.313 feriti, e fa riferimento alla campagna “Okkio alla Vita” lanciata il 30 dicembre scorso da Spresiano (Treviso) in collaborazione con l’Associazione delle Imprese di Intrattenimento (il Silb), che utilizza immagini forti, come carcasse di auto incidentate piazzate all’esterno delle discoteche a far da monito ai giovani frequentatori.

 

Zaia chiede a Conte sostegno alle iniziative del Silb, ma va oltre: “Ritengo – scrive al Premier e alla De Micheli - necessaria e urgente la definizione, il finanziamento e la realizzazione di una capillare campagna nazionale, che coinvolga ogni settore del mondo dell’informazione: giornali, televisioni e radio pubbliche e private, il web in ogni sua articolazione. A questo scopo proporrò in sede di Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome italiane un diretto coinvolgimento di Regioni e Province, in ipotesi partendo dalla partecipazione a un tavolo tecnico comune con il Governo nazionale ove definire e concordare i contenuti, i mezzi i costi e le modalità di attivazione di quella che si configurerebbe come una vera e propria campagna nazionale salvavita”.



Qualità dell'aria in Veneto nel 2019, arrivano i primi riscontri da parte dell'Arpav. I primi dati elaborati per l'anno appena concluso evidenziano valori entro il limite annuale sia per il biossido di azoto che per il PM2.5, con solo una centralina per entrambi i parametri che supera il valore di soglia. Per il PM10 tutte le centraline rimangono al di sotto del valore limite annuale ma si registrano numerosi superamenti del valore limite giornaliero per 25 centraline su 31.

Nel periodo estivo l’ozono si conferma come inquinante critico, con diffusi superamenti della soglia di informazione e alcuni superamenti della soglia di allarme. L’analisi preliminare dei dati automatici della qualità dell’aria prodotti dalla rete regionale Arpav evidenzia, come negli anni precedenti, una criticità per l’inquinante PM10 in relazione al valore limite giornaliero (50 μg/m3 da non superare per più di 35 giorni l’anno) sforato in 25 centraline su 31, 80% delle stazioni nel 2019.

Nel 2018 è stata del 72%, 88% nel 2017, 84% nel 2016, 91% nel 2015, 70% nel 2014, mostrando un trend sostanzialmente stabile; le variazioni sono da attribuire, principalmente, alle differenti condizioni meteorologiche nei diversi anni.

Il problema smog resta comunque il fenomeno da combattere, basta vedere i parametri di questi giorni. A Venezia è scattato l'allarme arancione, così come a Treviso. Proprio nel capoluogo della Marca sono arrivate anche le prime multe, che hanno riguardato automobilisti che viaggiavano al volante di veicoli non conformi al regolamento e alle restrizioni previste dall'allerta smog arancione, misura che prevede il blocco delle auto a bencina fino a euro 1 e diesel fino a euro 4. Tra i 120 automobilisti fermati per controlli da parte della polizia locale nella giornata di ieri, martedì, sono stati multati (la sanzione è di 164 euro) un italiano residente a Castelfranco ed un montebellunese, a cui è stato ordinato l'alt rispettivamente in via Roma e a Sant'Antonino. Oltre un centinaio le telefonate giunte ai centralini della centrale operativa della polizia locale di Treviso: si trattava principalmente di trevigiani che chiedevano informazioni circa la possibilità di circolare o meno con i propri mezzi.