Ennesima vita salvata per un soffio dall’overdose di eroina. Il copione si ripete in zona stazione a Mestre.

È successo di nuovo, e ancora una volta nella zona della stazione ferroviaria di Mestre.

Un’altra vita salvata in extremis dal personale medico dopo l’assunzione di quella che si è in breve tempo guadagnata il nome di “eroina killer” nel territorio mestrino, a causa di una concentrazione più alta del normale del principio attivo.


Questa volta a rischiare grosso è stato un tossicodipendente sulla quarantina, che venerdì sera, poco dopo le 19, è collassato all'improvviso nella zona del deposito delle Ferrovie dello Stato, vicino alla stazione dei treni.


L’uomo, in compagnia di altre due persone, ha perso i sensi dopo l’assunzione dello stupefacente, e la situazione fin da subito è parsa critica. Allertato il 118, sul posto si sono portate subito un’ambulanza del suem e un’auto medica. Solo una doppia dose di narcan è riuscita a salvare, per un soffio, la vita all’assuntore, che si è poi ripreso.


L’uomo è stato quindi trasportato all'ospedale dell'Angelo per accertamenti, dove è poi stato raggiunto anche dagli agenti della polizia ferroviaria, per identificare il tossicodipendente e far luce su quanto accaduto.


Da maggio del 2017 sono già una decina le vittime di questa particolare eroina, e innumerevoli le vite salvate in extremis.