Sono stati recuperati dal soccorso alpino attorno alle due di notte i tre escursionisti di Ponte di Poave bloccati da ore ad Erto e Casso, nella zona sottostante al Sentiero Doné. La prima segnalazione era arrivata in stazione intorno alle 19 di ieri, quando alcuni forestali avevano avvistato delle luci in movimento nel canale La richiesta ufficiale alla stazione Valcellina del Soccorso Alpino e Speleologico è giunta intorno alle 21. I tecnici hanno deciso di procedere alle operazioni senza l'elicottero, pronto a decollare in qualunque momento a partire dall'allarme inoltrato.
Una squadra di soccorritori composta da sette tecnici del CNSAS e da due SAF dei Vigili del Fuoco si è recata a piedi da Casso verso il sentiero Doné e in circa un'ora di cammino ha raggiunto i tre escursionisti. Trattasi di un ragazzo di 28 anni e due di 23, rispettivamente un maschio e una femmina.
I tre erano attrezzati con le torce frontali, con ramponi, imbracature e anche con uno spezzone di corda di venti metri, che però non sarebbe stato sufficiente a coprire il salto che li separava dal ghiaione sottostante, alto circa quaranta metri. Uno di loro era scivolato procurandosi delle escoriazioni non gravi. I ragazzi sono stati individuati con il sistema di geolocalizzazione SMSLocator grazie ai loro cellulari e una volta raggiunti dai soccorritori sono stati recuperati e scortati a piedi in sicurezza con l'uso delle corde fino al sentiero ufficiale, lungo il quale sono stati condotti fino a Casso. Le loro condizioni erano buone e hanno poi deciso di essere in grado di rientrare autonomamente, anche se sul posto era pronta ad attenderli una ambulanza.
Dal cosiddetto sentiero Doné i ragazzi, vedendo che stava facendo buio, hanno infatti tagliato lungo una traccia pensando di abbreviare il tragitto e si sono trovati nel canale sopra le rocce esposte: in ogni caso non si sono persi d'animo e nell'attendere i soccorritori sono anche riusciti ad accendersi un fuoco per scaldarsi.