CORONAVIRUS. PARTE IN VENETO LA SPERIMENTAZIONE CON I FARMACI A DOMICILIO DEI PAZIENTI

Il Direttore Generale della Sanità della Regione, Domenico Mantoan, in un panorama che non vede tralasciare nessuna opportunità per rafforzare la lotta al coronavirus, ha trasmesso alle Ullss del Veneto il protocollo per avviare la sperimentazione di alcuni farmaci direttamente a domicilio, utilizzando una procedura messa a punto dal Comitato Scientifico specifico attivato dalla Regione.

 

Tra questi, i già noti Tocilizumab e il giapponese Avigan, ma anche Clorochina/Idrossiclorochina, Lopinavir/Ritonavir, Duranavir/Ritronavir, Remdesivir.

 

Il Documento è stato redatto alla luce delle attuali conoscenze scientifiche degli studi clinici, sulla base della pratica clinica e dello scenario epidemiologico ed organizzativo attuale della Regione Veneto. Il documento sarà soggetto ad aggiornamento periodico in rapporto alle nuove evidenze scientifiche e all’evoluzione del quadro epidemiologico, esi basa sulla revisione delle limitate evidenze scientifiche disponibili al momento e su documenti di indicazione terapeutica sviluppati da enti di riferimento nazionali ed internazionali.

 

Con Determina n. 258 del 17 Marzo, Aifa ha autorizzato la rimborsabilità anche in regime domiciliare e a carico del SSN dei medicinali per tre mesi Clorochina, idrossiclorochina, lopinavir/ritonavir, darunavir/cobicistat, darunavir, ritonavir per il trattamento dei pazienti affetti da infezione da SARS-CoV2 (COVID-19). A tale proposito si precisa che l’impiego è riferito al trattamento e non alla profilassi per COVID-19. I medicinali dovranno essere dispensati dalle farmacie ospedaliere. E’ prevista la trasmissione ad AIFA dei dati relativi ai pazienti trattati secondo modalità che saranno indicate nella sezione del sito istituzionale di AIFA “Emergenza COVID-10”.

 

I trattamenti possono dunque essere iniziati anche a domicilio e, qualora le terapie fossero iniziate in ospedale, potranno essere proseguite a domicilio o in RSA, su prescrizione dello specialista infettivologo o pneumologo. Poiché è necessario garantire la tracciabilità dei pazienti trattati con i farmaci soprariportati l’Unità Speciali di Continuità Assistenziale, istituite ai sensi dell’art 8, D.L. 9 marzo 2020 n. 14, dovranno attivare un Registro dei pazienti trattati, in accordo con la Farmacia ospedaliera.

 

I pazienti con le seguenti caratteristiche saranno considerati candidabili alla terapia a domicilio: positività del tampone nasofaringeo per COV-19; Febbre <38°C; Tosse; Frequenza Respiratoria:15-20 atti respiratori/minuto; Frequenza cardiaca 51-100 Battiti/minuto; Pressione sistolica (mmHg) 101-160; Saturazione ossigeno ≥ 95%; Saturazione ossigeno dopo “Test del cammino”(ovvero dopo aver camminato alla massima velocità possibile per il soggetto, ma senza correre, per almeno 3 minuti lungo un percorso diritto): non compare dispnea e la saturazione ossigeno si mantiene >92%; Mantenimento dello stato di vigilanza (assenza di confusione, sonnolenza, ecc.)