BENEDETTI (M5S): "CONTAMINAZIONE PFAS, NON SIANO AGRICOLTORI A PAGARNE IL CONTO"

“Evitare che siano agricoltori e allevatori a dover pagare il prezzo della contaminazione delle falde acquifere provocata in Veneto dai Pfas, sostanze tossiche utilizzate per rendere impermeabili carta, stoffe e stoviglie, che finora ha già colpito 60mila persone e ne vede circa altre 250mila costrette ad analisi mediche di verifica in 70 Comuni, distribuiti in particolare nelle province di Vicenza, Verona, Padova e Rovigo”. È questo, in sintesi, il contenuto della interrogazione presentata oggi dalla deputata Silvia Benedetti e dagli altri deputati veneti M5S rivolta al Ministro delle Politiche Agricole, Martina. “Attualmente le soluzioni per contenere il rischio di contaminazione delle falde acquifere e tutelare la salute pubblica sono infatti la mappatura delle aziende che utilizzano acque superficiali o pozzi per la loro attività, il prelievo di un campione di acqua e le analisi da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Veneto (Arpav), il cui costo potrebbe essere regolato e ‘calmierato’ mediante una convenzione tra la Regione Veneto e le Organizzazioni Agricole. Nel caso di individuazione di pozzi che superino la soglia di accumulo, si prevede invece la variazione dell’altezza dei pozzi per raggiungere una falda ‘pulita’ o l'apposizione di filtri”, spiega Benedetti. “Chiediamo al ministro Martina di adottare tutte le misure necessarie affinché l’onere economico delle costose analisi per verificare la contaminazione dei pozzi non ricada su agricoltori e allevatori, che già devono affrontare le difficoltà legate al danno d’immagine, così come, in caso di chiusura di pozzi e di interruzione di prelievo d’acqua in falda, che venga garantita la disponibilità d’acqua nonché l’installazione di filtri ai carboni attivi in tutti i pozzi privati utilizzati per l’abbeveraggio di animali e l’irrigazione dei campi coltivati”, hanno concluso i parlamentari 5stelle.