AGHI GROSSI AL PS DI VICENZA: IL MINISTERO DELLA SALUTE VUOLE VEDERCI CHIARO

Anche il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, vuole far luce sul caso che ha coinvolto infermieri e medici dell'ospedale San Bortolo di Vicenza, dove alcuni sanitari facevano a gara tra chi utilizzava gli aghi più grossi da sottoporre ai poveri pazienti. Il tutto poi veniva rendicontato in una chat di WhatsApp con tanto di classifica e punteggio rivolto a quale faceva più male. L’azienda sanitaria aveva già aperto un’inchiesta interna sui fatti, conclusa con un medico censurato dalla direzione generale e con un infermiere che ha ricevuto un richiamo scritto per «sviamento dell’attività istituzionale» e «uso improprio del cellulare». Ma non finisce qui perché i carabinieri stanno acquisendo le conversazioni dei sanitari. La procura ha aperto un fascicolo conoscitivo (senza notizia di reato e quindi senza indagati). E il Ministero è pronto a vagliare un provvedimento di omesso controllo nei confronti di chi avrebbe dovuto vigilare e non lo ha fatto, ma anche di esercitare pressioni sugli ordini professionali interessati affinché siano avviati provvedimenti disciplinari a medici e infermieri coinvolti. L’Ordine dei medici ha già avviato un procedimento disciplinare verso il dottore censurato dall’Usl e il collegio degli infermieri è pronto a sanzionare i suoi iscritti coinvolti.