CINGHIALI, COLDIRETTI VENETO AL TAVOLO REGIONALE: ”IL PIANO NON HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI. SERVONO AZIONI CORAGGIOSE E RISORSE ECONOMICHE”

CINGHIALI, COLDIRETTI VENETO AL TAVOLO REGIONALE: ”IL PIANO NON HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI. SERVONO AZIONI CORAGGIOSE E RISORSE ECONOMICHE”

“Se oggi siamo in una situazione ancora molto difficile, nonostante le azioni intraprese, dobbiamo avere il coraggio di prendere atto che il Piano in scadenza non ha raggiunto il suo obiettivo e che il nuovo deve contenere azioni coraggiose ed efficaci, accompagnate dalle relative risorse economiche e dagli atti amministrativi necessari, per debellare una volta per tutte il problema cinghiali, anche con il coinvolgimento deciso delle imprese agricole nelle azioni di contenimento”.

Questo il fermo giudizio di Coldiretti Veneto sull’avvio di un Tavolo di lavoro promosso dalla Regione per mettere a punto il nuovo Piano di controllo e contenimento dei cinghiali dentro e fuori le aree protette. “Purtroppo mancano ancora i dati certificati sollecitati alla Regione – continua Coldiretti Veneto -  che dovrebbero essere continuamente monitorati per verificare l’efficacia degli interventi, ma la situazione è molto seria non solo per le imprese agricole che sopportano ingenti danni, risarciti parzialmente, tant’è che spesso gli agricoltori danneggiati omettono addirittura la denuncia del danno, visto i parziali ristori. Sempre più spesso – precisa  Coldiretti Veneto - viene denunciata la presenza di cinghiali nei centri abitati con rischi per i cittadini e continuano a preoccupare gli incidenti stradali anche mortali, senza dimenticare che questi animali possono essere veicolo di trasmissione di malattie ed epizoozie come la peste suina che ha raggiunto la vicina Slovenia”.

Al Tavolo Coldiretti Veneto sarà presente con le proprie proposte convinta che è giunto il tempo di decisioni forti e coraggiose per porre fine ad un problema che sta diventando sociale. Nella  provincia di Venezia colpisce in particolare la zona di Cavallino Treporti e di Caorle ma considerata la situazione delle altre province del Veneto, potrebbe dilagare.